Quando seminare i fagiolini? Ecco la risposta

La semina dei fagiolini costituisce una eccellente base di partenza per approcciarsi con la coltura locale degli ortaggi ma identifica anche qualcosa di assolutamente interessante per lo sviluppo di questi elementi vegetali tanto buoni quanto salutari, che possono indiscutibilmente crescere con efficacia anche in un piccolo orto, naturalmente rispettando i vari ambiti a partire da capire quando seminare.

I fagiolini altro non solo che il risulato di una coltura prematura della pianta del fagiolo, o meglio di una delle numerose varianti, che sono tutte adottabili per una coltivazione grazie anche al positivo clima italiano. Il clima e quindi il periodo sono fattori fondamentali per la crescita di questi interessanti ortaggi.

I fagiolini

La semina dei fagiolini è orientativamente concepita intorno alla fine della primavera fino a maggio ma dipende molto da dove ci troviamo, in quanto la semina può avere efficacia solo se le temperature del suolo sono superiori mediamente a 10-12 gradi anche di sera. Il fagiolino data la sua ridotta forma di sviluppo rispetto al fagiolo che deve anche radicare maggiormente può essere raccolto prima.

Quelli più piccoli ossia i “nani” sono ancora più rapidi nella crescita e possono essere coltivati anche in piena estate con le tipiche accortenze, che vedremo tra poco: come ogni ortaggio di questo tipo relativamente precoce infatti le tempistiche ma anche le modalità di irrigazione e di esposizione sono a dir poco fondamentali.

Coltivazione e cura

Sono molto spesso impiegati anche come cultura intermedia ossia tra una coltivazione di altri ortaggi e l’altra perchè la loro poca “invadenza” permette di preservare il terreno che è stato impiegato dai fagiolini. Hanno bisogno di un terreno abbastanza morbido e con poche imperfezioni, ben vangato e zappettato, in una serie di operazioni.

  • Il metodo migliore è sviluppare piccole buche a 3 – 4 cm di profondità dove sistemare al massimo 3 semi
  • La distanza tra ogni buca deve essere di circa 15 – 20 cm e poco di più tra le potenziali file

L’esposizione solare deve essere costante ma non diretta, ed è importantissimo tenere conto che questi ortaggi che possono essere consumati interamente anche nel baccello, possono attrarre anche parassiti o animali che adorano i baccelli come le lumache. Se viviamo in un’area che ne vede la presenza, possiamo cospargere segatura tutto intorno ma anche l’ortofosfatico ferrico.

Il terreno va tenuto umido fino alla prima germinazione poi bisogna essere meno generosi con le quantità di acqua, magari apportando una innaffiatura che replica in parte quella della pioggia come l’impianto a goccia. Con la giusta quantità di acqua possiamo evitare di fare ricorso a fertilizzanti chimici. La coltura va effettuata a mano quando i baccelli sono ancora verdi e teneri.

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