Ortaggio molto amato e presente nella cultura ma anche nella produzione ortofrutticola italiana, il carciofo è estremamente duttile tra numerose ricette, ma anche presente in vari ambiti anche officinali e medicinali, in Italia è conosciuto anche un famoso liquore come il Cynar, che viene sviluppato proprio dal carciofo, estremamente iconico.
Piantare i carciofi risulta essere possibile anche nel nostro orto di casa, ricordando che è una pianta sufficientemente resistente ma che necessità di terreno, irrigaizoin e cure che vanno applicati già prima della coltivazione vera e propria. I carciofi possono dare enormi soddisfazioni sia concettualmente parlando ma anche in modo effettivo, con un raccolto interessante.
Coltivazione italiana
Non esiste un solo tipo di carciofo ma tante sotto categorie della specie vegetali che rientrano nell’ambito della famiglia Cynara). Tuttavia tutte fanno parte del gruppo delle piante che sono consumate ed ovviamente raccolte nelle ramificazioni sviluppate durante la fioritura, che hanno un ambito molto apprezzato in tante ricette, molte sono specificamente italiane.
Un po’ come avviene per altre coltivazioni come aglio e cipolla, anche il carciofo non si propaga attraverso il seme ma nelle sue varianti, in particolare la moltiplicazione e la piantagione di carciofo vengono concepite dai polloni definiti carducci, che solitamente vengono prelevati da piante già cresciute, oppure in quantità minori dai rami con gemme denominati ovoli.
Coltivazione del carciofo: cosa ricordare
Prima di addentrarci nella coltivazione del carciofo è una buona idea ricordare che è una pianta perenne, quindi può essere almeno in teoria coltivata e piantata in condizioni di temperatura non troppo rigida ma anche durante l’inverno. Allo stesso tempo è una pianta che ha bisogno di spazio e che necessita di un terreno abbastanza fluido quindi poco compatto e sufficientemente esposto al sole.
- Zappettare e disotterrare bene il terreno alcuni giorni prima del periodo dell’innesto
- Effettuare una moderata opera di concimazione, meglio impiegare compost o letame organico, circa quattro o cinque kg per singolo metro quadro
- Importante zappettare in profondità di almeno 40 cm
E’ meglio aspettare almeno la primavera inoltrata per piantare i carciofi, fino a maggio ma può essere senza problemi essere piantato in autunno fino ai primi freddi veri e propri. Generalmente conviene interrare il pollone ad una buona profondità ricordando che è una pianta che necessità anche di spazio in orizzontale, meglio far crescere un singolo pollone per ogni metro quadro.
La concimazione deve essere ripresentata in particolare dopo l’estate e sul finire dell’inverno. La raccolta del carciofo va anticipata da un periodo di potatura che deve riguardare gli steli, i polloni e gli ovuli vanno eliminati a mano o con delle cesoie così da non togliere energie alla pianta (i polloni possono essere conservati per mesi oppure anni in condizioni di ambiente fresco e asciutto).