Nel mondo del giardinaggio nulla deve essere dato per scontato mai! A partire dal processo di semina fino alla potatura, ogni passaggio deve essere effettuato in maniera minuziosa e con dedita passione nei confronti dei nostri amici vegetali, rispettando quel che sono le loro tempistiche. Perché sì, anche i fiori e le piante necessitano dei propri tempi che, se non rispettati, renderebbero vano ogni tentativo di coltivazione.
A tal proposito, questo discorso vale soprattutto per una delle piante più amate in assoluto: la pianta di rose. Simbolo indiscusso dell’amore e della passione, dall’aspetto e l’odore delicato, le rose devono essere potate in un periodo specifico, e con una procedura precisa ed attenta. Per garantire la prosperità di questa pianta, nel corso di questo articolo ti sveleremo tutto ciò che devi sapere su quando e come potare le rose.
Potatura delle rose: quando farla
La potatura delle rose ha sempre mandato un po’ in tilt chiunque si sia approcciato al giardinaggio, generando una certa confusione in merito. In realtà, il periodo ideale per procedere con la potatura delle rose, è rappresentato dal momento che anticipa la fase del risveglio vegetativo. Se dovessimo collocare questo momento in un periodo preciso dell’arco dell’anno, esso sarebbe riconducibile più o meno all‘ultima settimana del mese di febbraio.
Se le temperature sono ancora troppo basse, e magari c’è ancora un piccolo rischio di gelate, è possibile posticipare massimo alla prima settimana di marzo. Dalla metà di quest’ultimo, infatti, la pianta comincerà a produrre i germogli: ciò starebbe inequivocabilmente a significare che è ripreso il periodo vegetativo. Tuttavia, è bene precisare che durante tutto il resto dell’anno è possibile effettuare una potatura non aggressiva, magari andando ad eliminare i rami secchi o danneggiati.
Potatura delle rose: come farla
Nonostante la pianta di rose sia abbastanza delicata, la sua potatura non è particolarmente complicata come in molti sono abituati a pensare. Chiaramente, tale condizione è possibile solo a patto che si seguano delle procedure specifiche. Innanzitutto, bisogna munirsi di un paio di cesoie che consentano di effettuare dei tagli netti e precisi. Si, ma cos’è che va tagliato? Vediamolo subito:
- Tagliare i rami più vecchi: questi ultimi si riconoscono data la loro colorazione marrone e devono essere recisi proprio alla base;
- Tagliare i rami secchi: anche questi si tagliano alla base e si riconoscono facilmente poiché opachi, di un colorito quasi tendente al grigio;
- Conservare le gemme esterne: sui rami rimanenti, nonché quelli ancora produttivi, troveremo un numero massiccio di gemme. Tuttavia, ogni singolo ramo non può sostenere il peso di troppi fiori, altrimenti si spezzerebbe. Quindi, su ognuno di essi andremo a mantenere solo le gemme che sono rivolte verso l’esterno, tagliando poco sopra queste ultime;
- Diradare i rami: qualora fosse possibile. sarebbe meglio distanziare i rami tra di loro in modo che ci sia un maggiore circolo di aria e che la pianta assuma una forma più definitiva;
Un altro aspetto importante da valutare, è in che modo si deve effettuare il taglio al di sopra delle gemme. Come detto in precedenza, esso va effettuato subito al di sopra di una gemma, posizionando le cesoie a circa 45 gradi. In questo modo si riesce a praticare un taglio obliquo, che salvaguarderà i nostri rami durante gli ultimi periodi di freddo e di pioggia.
In caso di pioggia oppure umidità, effettuando un taglio obliquo, l’acqua tenderà a colare verso il basso e non a stagnarsi nel punto di potatura. Così facendo, i tagli non rappresenteranno mai un punto di ingresso di parassiti infestanti, ed il taglio stesso si rimarginerà molto più velocemente. Questo è anche il motivo per il quale la potatura va effettuata, dunque, alle porte della primavera, quando il freddo sarà ormai un lontano nemico!